Al tempo del Coronavirus, gli abbracci e gli sguardi diventano poesia
Se non possiamo più abbracciarci,
ci guarderemo negli occhi.
Gli occhi rivelatori
ci diranno molte cose
che le parole non riportano.
Ci diranno la paura,
la sorpresa di scoprirsi
più vulnerabili del previsto.
Ci diranno anche altre cose
se noi vogliamo capire.
In fondo anche uno sguardo
può comunicare,
essere intimo.
Più di mille abbracci
Lorenzo Pradel
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