Riflessioni sul gruppo AMA

L'idea dell'ombrello è nata per fare capire che i gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto sono strumenti che servono per proteggersi dalle difficoltà, rappresentate dalle gocce (stilettate) di pioggia.

B.: parlando dei problemi ci si confronta in maniera positiva, si cerca di trovare una soluzione; senti il problemi degli altri; ci raccontiamo come vanno le cose
Sono d'accordo tutti: "Se parliamo con le persone "normali" ci fanno sentire il peso di essere malati e guardandoli in faccia capisci che ti prendono in giro
Da cosa mi protegge: Disagio

C.: preferisco parlare dei miei problemi non in presenza di educatori (Social Point), psicologi (mi piacerebbe però andare da uno psicologo singolarmente) o infermieri. Preferisco parlare con persone alla pari, utenti del CSM come me
Parliamo a seconda dei problemi che abbiamo in quel momento; è bello confrontarsi, sfogarsi con qualcuno che ti capisce; avere la libertà di dire qualunque cosa senza pensare che qualcuno ti consideri "matto" (Spesso, quando incontro i miei vicini di casa se è mattino dico che vado a lavorare al pomeriggio oppure viceversa)
Da cosa mi protegge: Solitudine

R.: ho partecipato a un gruppo A.M.A. ma non mi sono trovato bene, non mi serviva a niente. Ero molto contento, invece, di frequentare il gruppo psico-educazionale con la psicologa fatto dall'Associazione.
Trovava i meccanismi per far uscire i problemi alle persone, ti dava consigli da applicare nella tua vita; mentre quando entravo avevo il morale a terra, quando uscivo mi sentivo bene, come rinato.
Da cosa mi protegge: Disagio

V.: nel gruppo si fa lavorare la testa, sei più concentrato; ci si fa un'idea di come se la passano gli altri, ci si confronta, ti aiuta a relativizzare la tua malattia.
Da cosa mi protegge: per me è Tristezza perché si parla di Sofferenza

S.: parli dei tuoi problemi e ti senti meno solo perché purtroppo gli amici si "vergognano" o non riescono ad affrontare il disagio psichico e vanno via lasciandoci da soli
Da cosa mi protegge: Solitudine

S.: il bello del gruppo è l'assenza di giudizio. Puoi parlare anche della cose più strane ma nessuno ti giudica.

Rossella: sono il facilitatore del gruppo ma sono un utente come tutti gli altri. Siamo tutti alla pari. Ho il compito di fare rispettare poche semplici regole soprattutto il fatto che ogni partecipante del gruppo porti rispetto nei confronti degli altri membri. Cerco di fare parlare un po' tutti e di facilitare la comunicazione nei momenti di stasi. Se qualcuno manca al gruppo provo a sentire come sta e lo invito all'incontro successivo. È molto importante ricordare sempre che quello che viene detto al gruppo non può essere riportato all'esterno.

About Author