Andrea Calogero Camilleri nasceva il 6 settembre del 1925 a Porto Empedocle e si è spento a Roma la mattina del 17 luglio 2019. È stato uno scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente di regia all’accademia nazionale d’arte drammatica.
Nella sua vita ha scritto più di 100 libri tra romanzi storici, saggi, fiabe e scritti vari tradotti in più di 120 lingue.
Ho conosciuto il maestro Camilleri tardi, nel 1999 credo, quando ho visto in tv il primo film tratto dai suoi romanzi con protagonista “Il Commissario Montalbano”, ”La forma dell’acqua” (1994), che consiglio.
Quello che me lo ha fatto amare, oltre al suo lavoro, è stato il suo modo di vedere il mondo.
Non credeva ci fosse niente dopo la vita terrena ma visse senza rimpianti e affrontando l'ultimo passo accettandolo come una parte fondamentale della stessa esistenza umana.
Di seguito riporto alcune delle frasi che mi sono rimaste nel cuore e condivido. Perché credo che nessuno possa conoscere e spiegare Camilleri meglio di Camilleri stesso.
"Non ho rimpianti - ha raccontato a Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto a 'Circo Massimo' - ho avuto una vita fortunata, ho fatto sempre quello che volevo, mi sono guadagnato il pane facendo quello che mi piaceva fare, sono felice di avere pronipoti e felice di aver vissuto".
E quando gli è stato chiesto del ricordo più bello, non ha avuto dubbi: "Il giorno in cui mi sono sposato. Passai una notte infame - ha aggiunto - metà di me diceva vestiti, prendi un treno e scappa, l'altra metà diceva - cretino, nessuno ti sta obbligando, è una tua libera scelta -".
Come ricorda Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, affrontò il tema della morte raccontando alcune sue posizioni sui temi più complicati.
Dall'eutanasia: "La vorrei quando sarà il momento".
All'assenza di un futuro post-vita terrena: "La morte non mi fa paura. Ma dopo non c’è niente. E niente di me resterà: sarò dimenticato, come sono stati dimenticati scrittori molto più grandi".
Su quest'ultima frase, per fortuna, posso dire che il suo destino da scrittore sarà ben diverso. Sarà difficile dimenticare un autore, uno scrittore, un intellettuale come Andrea Camilleri.
In un'intervista concessa a Radio Capital dichiarò:
"Oggi non ho paura di niente, neanche della morte, con cui ho un buon rapporto, diciamo che ci rispettiamo... Nel momento della nascita, che non hai voluto e ti è stata imposta, ti danno il ticket in cui c'è tutta la tua vita, anche la morte. Accogliere la morte come un atto dovuto è saggezza".
Tra siciliani, un vero amico non deve chiedere all’altro una qualche cosa, perché non c’è bisogno, in quanto sarà preceduto dall’offerta dell’amico, che ha intuito la domanda che sarebbe arrivata.
Per me vale tra veri amici di qualsiasi regione, Stato, colore o religione siano.
La percezione del tempo, soprattutto in certe situazioni di forte emotività, subisce delle notevoli alterazioni, ore trascorrono in un lampo e pochi minuti durano un’eternità.
Come fa uno a farisi capace che il tempo passa, e lo cangia, se tutti i jorni e tutte le notti non fa altro che ripetiri squasi meccanicamenti gli stissi gesti e diri le stisse paroli?
(Traduzione: "Come fa una persona ad accettare che il tempo passa, e che la cambia, se tutti i giorni e tutte le notti non fa altro che ripetere quasi meccanicamente gli stessi gesti e dire le stesse parole?)
"Il tempo si è fermato" si usa diri in certe occasioni. Ma è un'illusioni, il tempo non si ferma mai, continua a scorrere sempri e addiventa cchiù veloci soprattutto quanno non tinni adduni.
E quanno finalmenti tinni adduni, tutto il tempo attrassato che non hai sentito passare t'arriva supra come 'na valanga, un fiumi in piena, e tu ne veni travolto, arrischi di moriri assufficato.
(Traduzione: ”Il tempo si è fermato”- si usa dire in alcune occasioni. Ma è un’illusione, il tempo non si ferma mai, continua a scorrere sempre, soprattutto quando non te ne accorgi scorre più veloce. Quando ti rendi conto, tutto il tempo passato che non hai sentito passare ti arriva addosso come una valanga, un fiume in piena, e tu ne vieni travolto, rischi di morire soffocato.)
L'omo, va a sapiri pirchì, si fa pirsuaso istintivamenti che ogni cangiamento comporti un certo movimento, 'nveci i cangiamenti veri succedono ammucciati sutta all'apparenza dell'immobilità.
(Traduzione: "L’uomo, vai a sapere perchè, si convince che ogni cambiamento comporti un certo movimento, invece i cambiamenti veri succedono di nascosto senza apparenza di cambiamento. )
Che cosa straordinaria possono essere i libri. Ti fanno vedere posti in cui agli uomini succedono cose meravigliose. Allora la testa ti parte per un altro verso, gli occhi scoprono prospettive fino a quel momento inedite. E cominci a farti parecchie domande.
Il narratore crea una terra dove poter far stare i suoi personaggi.
Le parole trasmettono emozioni e pensieri. Il silenzio, i sentimenti. Ogni storia raccontata in un libro, vissuta o inventata è unica, diversa e irripetibile dalle altre milioni di storie già scritte. Leggendo viaggio con la mente in posti, situazioni e paesi che non ho mai visto o vissuto e che mi danno la spinta ad evolvermi e migliorare.
Fatevi condizionare il meno possibile da una società che finge di darci il massimo della libertà.
Bisogna guardare la TV portandosi appresso un paracqua ideale che permetta al nostro cervello di restare asciutto e lucido, di non inzupparsi di tutte le informazioni distorte, contraffatte, alterate, finalizzate che ci vengono propinate.
Per me significa non lasciarmi condizionare da quello che vogliono imporre come modello, ma ragionare con la mia testa e portare avanti i miei principi e convinzioni, restando aperti alle idee e rispettando le convinzioni degli altri.
L’artista è colui che ha una costante percezione alterata della realtà.
La massima fortuna che un omo può aviri nella vita è quella di non arrivare mai a un punto di disperazione dal quale non puoi tomare narrè (indietro).
Un autentico cretino, difficile a trovarsi in questi tempi in cui i cretini si camuffano da intelligenti.
Il rinnovamento avverrà quando qualcuno avrà finalmente il coraggio di dire che in politica non tutto è possibile.
Le bombe non risolvono la questione, se non si eliminano le radici dalle quali scaturisce il terrorismo.
Elena è stata, semplicemente, tutte le donne che gli uomini nel corso dei secoli hanno di volta in volta amato e odiato. Una e centomila. Mai “nessuna”.
Non c’è rigo che io abbia pubblicato che non sia stato prima letto da mia moglie. Ho sempre seguito i suoi intelligenti e penetranti consigli, tanto da essere costretto a riscrivere decine di pagine dei miei romanzi.
Tratto dal libro che ha scritto dedicato alla pronipote Matilde, “Ora dimmi di te – Lettera a Matilde”. Edito da Bompiani nel 2018. La signora Rosetta Dello Siesto, moglie elegante e riservata, che per oltre sessant’anni ha sostenuto e appoggiato Camilleri, senza mai far trapelare molto di sè.
Mentre il rigore morale e l’onestà non sono contagiosi, l’assenza di etica e la corruzione lo sono, e possono moltiplicarsi esponenzialmente con straordinaria velocità.
Prendere le ferie nel mese d’agosto mi è sempre parsa una decisione sbagliata.
Era tradizioni ’n Sicilia che ogni delitto di mafia vinissi, in primisi, fatto passari come originato da ’na quistioni di corna.
A eleggere il libro col quale avrebbe passato la notte condividendo il letto e gli ultimi pinsèri era macari capace di perderci un’orata.
(Tratto da gli arancini di Montalbano. Anno pub.1999)
Non bisogna mai avere paura dell’altro perché tu rispetto all’altro sei l’altro.
Alla nascita ti danno il ticket in cui è compreso tutto: la malattia, la giovinezza, la maturità e anche la vecchiaia e la morte. Non puoi rifiutarti di morire perché è compreso nel biglietto. O l’accetti serenamente e te ne fai una ragione o sei un povero coglione!
Non vedo, ma sogno. (Negli ultimi tempi era cieco).
Queste non credo vadano commentate, si commentano e spiegano benissimo da sole.
Aspetto con impazienza il suo ultimo libro scritto nel 2006 alla veneranda età di 80 anni e come da Camilleri stesso chiesto che fosse pubblicato dopo la sua morte, intitolato “Riccardino” e consegnato alla sua cara amica Elvira Sellerio.
Anche se spero ci siano molti altri racconti custoditi da Sellerio Editori che ci darebbero la possibilità di godere ancora della sagacia, bravura e ironia di Cammilleri.
Foto: https://espresso.repubblica.it/attualita/2019/07/17/news/morto-andrea-camilleri-1.336062
Fonti:
https://le-citazioni.it/frasi/348442-andrea-camilleri-come-fa-uno-a-farisi-capace-che-il-tempo-passa-e/
https://aforismi.it/frasi-di/andrea-camilleri/
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