Tutto chiede salvezza, la nuova serie tv firmata Netflix ispirata all’omonimo libro di Daniele Mencarelli, premio Strega giovani nel 2020, racconta in sette episodi i sette giorni di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) di un 20enne.
Daniele si ritrova in un reparto psichiatrico, con persone che all’inizio rifiuterà tra lo sdegno e la paura. Durante il ricovero i compagni di stanza Giorgio, Mario, Gianluca e tutti gli altri diventeranno l’esempio di come si può vivere ai margini della società ed essere allo stesso tempo i protagonisti di un atto rivoluzionario: abbracciare le proprie fragilità e quelle degli altri senza più etichette né pregiudizi.
La serie fa luce su una delle realtà meno raccontate del sistema sanitario italiano: la Salute Mentale. Luoghi e persone spesso nascosti che Tutto chiede salvezza ha cercato di raccontare attraverso gli occhi di un giovane.
“Viviamo in un mondo in forte crisi che però ci vuole infallibili”, spiega l’attore, “ed è questo il pericolo principale da cui la nuova generazione ha bisogno di salvarsi”. Un peso psicologico che ha bisogno di essere alleggerito e supportato.
Il messaggio di Tutto chiede salvezza è: “La consapevolezza finalmente che non c’è un noi e un loro, che nessuno si salva mai da solo, che la divisione del mondo in buoni e cattivi non restituisce una fotografia reale di quello che tutti, nessuno escluso, ogni giorno siamo chiamati a vivere”.
Partendo da Tutto chiede salvezza, sulla falsariga dei “Caffè filosofici”, tipici del Settecento, quando era comune riunirsi nei caffè per discutere argomenti di diversa natura, questo progetto vuole essere uno spazio di condivisione dove mettere a confronto idee e riflessioni, un percorso dialogico attraverso il quale ognuno può esprimere liberamente i propri pensieri, le proprie posizioni.
L’obiettivo non è di fornire ricette di verità assolute o di esprimere giudizi. Al contrario, ognuno, ascoltando gli altri, può trovare spunti o tracce per il suo percorso di recovery.
In ogni incontro partiremo dalla riflessione su alcune letture tratte dal libro o video presi dalla serie televisiva. Da qui cercheremo di sviluppare le nostre opinioni su temi come:
- Accettare la propria fragilità
- Saper chiedere ed accettare aiuto
- L’umanità della malattia
- I familiari e amici
- I professionisti che si occupano della salute mentale
- I luoghi di cura
- I giovani e la salute mentale
- Salvarsi dalla richiesta di infallibilità
- Il pregiudizio
- Nessuno si salva mai da solo (A.M.A.)
Gli incontri si terranno il martedì ogni 15 giorni, dalle 15.30-18.00 a partire dal 18 aprile.
Sarebbe interessante che il gruppo fosse composto da utenti dei Servizi di Salute Mentale, familiari, operatori, giovani delle scuole superiori, in modo da avere una varietà di punti di vista.
Si prevede 30 minuti di lettura del libro e visione di video tratti dalla serie
1 ora dove ognuno può esprimere il proprio pensiero sull’argomento
1 ora di dibattito e confronto attraverso l’utilizzo di domande aperte
Nei 15 giorni tra un incontro e l’altro sarebbe bello che ognuno dei partecipanti riflettesse su quello di cui si è discusso e magari scrivesse qualcosa da condividere con gli altri.
Contattateci sulla nostra pagina Facebook per aderire o chiedere maggiori informazioni. https://www.facebook.com/ClubCiliegieAtipiche/
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