Un giorno in redazione

Redazione

Tutto è iniziato così...

"Io non sono interdetto, sono perciò capace di intendere e di volere, perché qualcuno deve decidere al posto mio come posso utilizzare i MIEI soldi?"

L'amministratore di sostegno chi è costui?

Un avvocato un perfetto estraneo, a volte neanche pagato.
Come possiamo credere che possa interessarsi alla vita di uno sconosciuto, di una persona qualsiasi, un nome in mezzo a tanti e del suo benessere!

Qualcuno di famiglia?
Forse ancora peggio dell'avvocato...
Le nostre famiglie purtroppo sono spesso concausa del nostro disagio psichico.

Un familiare che ti vuole bene?
Sì potrebbe essere la persona giusta per fare l'amministratore di sostegno, ma c'è, esiste?

Purtroppo nella nostra vita è facile che ci siano stati intoppi, che qualcuno a causa di strade sbagliate, o anche solo per avere voluto provare ad avere un lavoro "normale", che nessuno ti dà perché soffri di un disagio psichico, abbia contratto dei debiti e che adesso fatichino a risollevarsi.

Non valgono lauree, non vale niente; per la società siamo lenti, improduttivi...

...e adesso con la legge 14 sul lavoro oltre ai disabili ci sono le persone fragili, mamme con figli abbandonate dal marito, persone di tutto rispetto ma una platea sempre più grande con cui dividerci i pochi soldi e il poco lavoro che c'è.

Ci sono i fragili, i disabili fisici e poi come fanalino di coda noi, i disabili psichici, persone che secondo una commissione di perfetti sconosciuti non possiamo, ad esempio, andare a lavorare a contatto con il pubblico (qualcuno può farci il piacere di spiegarci perché???) o non possiamo fare altre 3000 cose...

A volte ci dicono che al mondo c'è spazio per tutti... ma è vero?

Aspetta prepariamo un progetto...
ma ormai ce lo sogniamo alla notte questo progetto..
...ci sono le ferie estive...
....c'è da preparare Màt...
....ci sono le feste di Natale...
....c'è l'influenza...

Quella poca voglia di fare, rimasta in alcuni di noi, si scontra con tutte queste attese.

Forse è meglio che mi rimetta a dormire come dice Vasco in una delle sue canzoni, come fanno tutti gli altri, perché combattere è difficile. Ci provi, ci riprovi ma arrivi a un punto che anche tu ti chiedi se tutto questo non sia inutile.

In realtà, per fortuna, non lo pensiamo davvero.

Ciò che ci fa andare avanti è proprio la dimensione del gruppo, l'aiutarsi a vicenda, forse l'unica arma possibile, che abbiamo in mano, per riuscire a vivere giorno dopo giorno.

Solo noi siamo in grado di capirci, di confrontarci, di aiutarci.

A volte ci chiediamo: "Ma tu hai degli amici?"
"Io no"
"Io qualcuno"
"Io ne avevo."

Gli amici "normali" non riescono a capire che se soffri di un disturbo del comportamento alimentare come l'anoressia, non possono invitarti a cena o ad altre mille avvenimenti dove il cibo faccia da padrone... (il cinema questo sconosciuto) oppure se hai problemi a camminare invitarti ad una ciaspolata sulla neve

ma noi questo invece lo capiamo...
ecco perché la prossima volta che qualcuno ti domanderà "Hai degli amici?"
La risposta da dare è "Sì un sacco".

Oggi anche se eravamo al gruppo redazione abbiamo fatto un gruppo A.M.A. di tutto rispetto.

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