Fragili

Cartolina Fragili
Quando

“Fragilità: facilità di rompersi al minimo urto o di cedere alla minima occasione”. Da qui nasce il titolo del laboratorio teatrale Fragili che ha avuto inizio nell'ottobre 2018.

A coordinare empaticamente il gruppo formato da otto donne di  diversa età e di insostituibile fragilità vi era Alessandra Tomassini **, attrice e registra teatrale. Proprio lei ci spiega nel primo incontro che cosa è il teatro (visto come uno scambio o ancor meglio come un incontro di anime) e perché proprio FRAGILI è stato il titolo di questa esperienza emozionante di crescita interiore.
E allora domandiamoci il perché: fragili perché è un mondo che richiede sempre di “essere capaci di” e se non sei capace ti senti inadeguato e questo è il circolo vizioso che si crea quando la società esige sempre di più aumentando la fragilità di tutti noi. E allora scopriamo che la fragilità può essere vista anche da un lato positivo, da quel lato che ci consente di essere empatici con ciò che ci circonda dimostrando così che tutta questa fragilità è un'energia davvero potente: “...gli uomini sono uguali in quanto fragili di fronte all'esperienza della vita”. E allora anche tutte noi con Alessandra ci siamo messe in gioco per scoprire le nostre fragilità affinando l'ascolto di sé e allora piano piano si ricostruisce la mappa della nostra vita.

Durante i nostri 15 incontri abbiamo lavorato molto sul concetto di empatia e ascolto del gruppo, pertanto abbiamo “giocato” con il corpo, con le sensazioni, con l'emozioni, con il contatto tra di noi… e allora siamo diventate un vero gruppo empatico e collaborante, pronte tutte ad avere quell'attenzione in più verso l'altro e verso ciò che ci circonda...e allora raccontiamo di passeggiate con dettagli che mai avremmo osservato, come il profumo delle piante bagnate o come quel piccolo insetto che si asciuga le ali colpito da un raggio di sole. Raccontiamo di noi, dei nostri ricordi, raccontiamo di oggetti cari, di persone che hanno fatto parte della nostra vita o semplicemente raccontiamo ciò che sentiamo, ciò che la nostra fragilità fa emergere.
L'atto finale di questo laboratorio teatrale si è tenuto il 26 gennaio 2019 con una rappresentazione messa in scena da noi al Circolo Ribalta.

Eccoci, le luci sono spente, sento il mio respiro, sento gli occhi che puntano su di noi, sulla nostra “squadra”. Una musica leggera e cullante anticipa la nostra entrata e poi tutto ha inizio. È impegnativo mettere in scena un qualsiasi spettacolo, ma è ancor più impegnativo mettere in scena se stesse. L'adrenalina era davvero a mille, la sentivo forte lungo tutto il corpo. Eravamo pronte a metterci in gioco. È stata un'esperienza unica dove c'è stato questo scambio intenso con gli spettatori. “Ero soddisfatta,  vedevo la gente che mi ascoltava in silenzio, alcuni commossi, altri che sentivano arrivare le parole nell'anima... abbiamo centrato il segno, abbiamo vinto tutto quello che desideravamo: ascolto ed empatia”.

“Lo rifacciamo il prossimo anno?” ecco… queste siamo noi otto pronte a ricominciare. Ci siamo legate molto tra di noi e questo è un aspetto meraviglioso perché nonostante le differenti età siamo state un gruppo unito e unico. Poi, finito lo spettacolo, durante il buffet, è stato bello sentire le persone parlare di noi, sentire i commenti, le valutazioni del caso. “Siete state super!”, “Bravissime, davvero toccante”, “Avete una fragilità unica, che avete trasmesso anche a noi”...ecco vari commenti. E siamo uscite vincitrici da questo laboratorio, e la nostra fragilità è stata un gran punto di forza per realizzare il tutto.

Terry

** Alessandra Tomassini: attrice, autrice e regista, dal 2017 è co-fondatrice del CentroTeatraleMarano (CTM) per la formazione delle Arti Sceniche e co-direttore artistico del Festival Nazionale del Teatro dei Ragazzi di Marano sul Panaro

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Social Point è un progetto di inclusione sociale del Dipartimento di Salute Mentale-Dipendenze Patologiche di Modena.

Spesso le persone con disagio psichico affrontano un progressivo distacco dall'ambiente sociale, per diverse motivazioni. Lo sportello di Social Point sostiene le persone che stanno affrontando un percorso di recovery nel reintegrarsi nel proprio territorio frequentando corsi, facendo attività di volontariato e di socializzazione.

Social Point coinvolge utenti, familiari e operatori dei Centri di Salute Mentale, cittadini, associazioni di volontariato e di promozione sociale, studenti, tirocinanti, scuole, parrocchie, circoli, polisportive, nella costruzione di progetti finalizzati alla promozione di una cultura di inclusione delle persone con disagio psichico, favorendo una mentalità libera dai pregiudizi, sensibilizzando, informando la cittadinanza sui vari aspetti della malattia mentale. In questo modo si offrono opportunità di volontariato, cittadinanza attiva e tempo libero agli utenti dei Centri di Salute Mentale e risorse per il territorio.

Gli obiettivi sono offrire opportunità del territorio ai cittadini con disagio psichico, costruire esperienze dirette di salute mentale, coinvolgendo cittadini con disagio e non in obiettivi comuni, creare spazi di confronto, crescita e protagonismo. L'idea alla base è che nel tempo si possano creare scambi di reciprocità che accrescono le parti!

I progetti che vengono portati avanti derivano da una co-progettazione tra il Social Point e i soggetti coinvolti.

Nelle provincie, l'Assemblea di Parole Ritrovate è una delle attività promosse dal Social Point, nella direzione di creare un coordinamento modenese degli utenti della Salute Mentale.

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