Emozioni

Foto della stanza del piano di Madrid (La Lloreria)

La maggior parte delle persone, quando prova delle emozioni che possono mettere a disagio, piuttosto che esplicitarle a se stessi e agli altri, tende a reprimerle.
Se si mette un coperchio su una pentola bollente, alla fine il contenuto traboccherà. Le emozioni funzionano allo stesso modo: se spingiamo i nostri sentimenti verso il basso, nel tentativo di evitarli, questi alla fine emergeranno più forti e potenti di prima. Imbottigliare le proprie emozioni talvolta ha un impatto negativo sulla nostra salute mentale e fisica, per cui siamo maggiormente stressati o ansiosi.

Il nostro spirito di conservazione ci porta a evitare di affrontare un’emozione spiacevole, anche se quasi mai il risultato è quello sperato: l’emozione resta lì e va a sommarsi ad altre poco piacevoli, fino a farci scoppiare, in aggressività verbale o eterodiretta.

Una buona pratica è quella di diventare consapevoli delle proprie emozioni e imparare a riconoscerle e a comunicarle a noi stessi e agli altri. Tuttavia, questo non è sempre facile; molto spesso si ha paura di esprimerle all’altro per paura di essere giudicati negativamente, per l’emozione provata o per come si è reagito.

Da queste considerazioni nasce, a Madrid, la stanza del pianto (La Lloreria), un luogo volto a promuovere la #salutementale e la ricerca di aiuto, dove è possibile piangere e sfogarsi senza temere il giudizio altrui e dove si è supportati da un team di psicologi.

È nata da un’idea dei fondatori di “TerapyChat”, il servizio di supporto psicologico online creato nel 2016.
Lo scopo, è quello di rimuovere lo stigma nella società, legato alla salute mentale, al pianto e alla ricerca di aiuto.

“Entra e piangi”, o “Anch’io ho l’ansia”, sono alcuni dei cartelli che si trovano all’interno di La Lloreria, un ambiente accogliente, con scritte al neon e telefoni in un angolo, con una lista di nomi delle persone che si possono e si devono chiamare quando ci si sente giù, incluso quello di uno psicologo. Molti dei visitatori si fanno selfie e li condividono in rete, tanto che l’iniziativa è diventata virale.

La vita è uno spettacolo e, se noi siamo performer, il mondo che ci circonda è la scena. A illuminarla, con ogni possibile sfumatura, ci pensano le emozioni. A volte vivaci, a volte più oscure, a volte commuoventi e a volte terrificanti, ognuna di esse svolge un ruolo importante e imprescindibile nell’atto essenziale di farci sentire veramente vivi.

Bibliografia:
Servizio IESA ASL TO3 17 marzo 2022
Rivista del Mensa Italia Quid n. 5 2021

About Author

Dopo un percorso di recovery iniziato nel 2015 ho cercato di utilizzare la mia esperienza di vita, per aiutare altre persone che con me condividevano una storia di disagio psichico. In questi quasi 25 anni di frequenza dei luoghi della Salute Mentale di strada ne ho fatta e ho, perciò, deciso di frequentare dei corsi che mi permettessero di specializzarmi su questi temi. Sono diventata facilitatore di un gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto per utenti sul disagio psichico e un Esperto in Supporto tra Pari (ESP).

Nella mia vita precedente ero una farmacista specializzata in fitoterapia e Piante officinali. Ho avuto un erboristeria a Modena per 12 anni. Quindi, per passione mi diletto a scrivere articoli sulle piante, a fare corsi sui Fiori di Bach...Vorrei utilizzare questo mio bagaglio per tenere una rubrica intitolata: "L'angolo dell'erborista" sul bog delle Ciliegie Atipiche.

Perchè Lumaca Ross come nick-name?

La lentezza ha caratterizzato tutta la mia vita. Già dalle elementari tutti mi prendevano in giro per questa mia "qualità". Quando andando a Baggiovara per una visita dalla mia neurologa "preferita" ho visto che l'AISM (Associazione-Italiana-Sclerosi-Multipla) aveva fatto dei peluche per finanziare la ricerca ho subito notato una lumachina bellissima con le antenne. È stato amore a prima vista. E da qui la lumaca Ross.

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