Perché, soprattutto in estate, siamo così attratti da un bel mare blu? Perché in prossimità del flusso marino le nostre menti e i nostri corpi si sentono magicamente a loro agio?
Una prima risposta è da ricercare ai primordi della nostra esistenza essendo l’acqua il principio della nostra vita, l’elemento dal quale secondo la tradizione biblica emerse la terra e su cui “aleggiava lo spirito di Dio”. Nel momento della fecondazione siamo noi stessi sostanza liquida; durante la gravidanza siamo avvolti dal caldo e protettivo liquido amniotico; infine durante l’intero ciclo vitale il nostro corpo viene irrigato per il 75% da acqua.
Dunque l’attrazione verso il mare è un richiamo interiore, è la nostra essenza che si rispecchia all’esterno.
Osservare il mare o immagini che lo rappresentano, stimola atteggiamento positivo, stabilità emotiva, recupero di ricordi felici; produce uno stato di benessere e calma, una chiara diminuzione dell’ansia. Il mare, l’oceano, le acque sconfinate, contengono nella loro infinitezza più emozione positiva rispetto a quanta ne producano i ricordi di un’infanzia serena.
Dopotutto il colore del mare è il blu, da sempre simbolo di calma ed equilibrio emotivo. Esso favorisce la distensione del corpo e tende ad allontanare forme di agitazione e di stress.
A questo proposito vi racconto la mia esperienza...
Fin da quando ero piccolissima dormire per me è stato sempre un problema. Mio padre mi cullava per qualche ora ma il risultato era che l'unico ad addormentarsi era lui. Quando a sei anni andai alle elementari mia madre decise che era inutile mettermi a letto presto come tutti gli altri bambini della mia età: potevo stare alzata con i grandi, vedere i film dei grandi, l'importante che non le dessi fastidio. Perciò a sei anni io andavo a letto dopo mezzanotte, quando ci andavano i miei genitori. Ancora oggi dopo 1 tavor da 2,5 mg, 1 stilnox da 10 mg e 2 seroquel da 25 mg (stenderebbero chiunque), dormire mi risulta molto difficile.
Tutto cambia quando vado in vacanza al mare. Lo iodio del mare fa impazzire tutti mentre io sto benissimo: non sono nervosa, mi addormento tranquillamente, dormo due ore persino al pomeriggio. Ho sempre pensato che le persone più fortunate al mondo sono quelle che abitano al mare. Il rumore del mare mi tranquillizza, mi rilassa, è come una ninna nanna. Io e Angelo (mio marito) eravamo soliti fare dei bagni di almeno un'ora nell'acqua alta. Il rilassamento per me era totale, il colore dell'acqua fantastico, stavo ore ed ore ad ammirarlo. Purtroppo quando la vacanza finiva, stavo malissimo, piangevo e per mio marito era un'angoscia riuscire a portarmi di nuovo a casa.
Purtroppo con il sopraggiungere e il progredire della mia malattia (la sclerosi multipla primariamente progressiva), il mare era diventato per me off limits. Facevo molta fatica già ad arrivare solo in riva al mare; stavo a guardare Angelo che nuotava guardando il bellissimo spettacolo che mi si presentava davanti. Mi ero convinta che in vita mia non avrei più potuto fare il bagno in mare e questo mi rendeva tristissima.
A luglio 2018 io e Angelo abbiamo festeggiato i 20 anni di matrimonio e abbiamo deciso di trascorrere una settimana al mare in Liguria. Questa regione era una delle mie preferite. Cercavamo un appartamento e per caso su internet mi sono imbattuta in un articolo: parlava di luoghi di mare che avevano ricevuto la bandiera blu ma anche la bandiera lilla.
Ma che cos'è la Bandiera Lilla?
Bandiera Lilla significa tante cose, prima fra tutte accessibilità.
Il progetto “Bandiera Lilla” è nato nel 2012 con l’obiettivo di favorire il turismo da parte di persone con disabilità, premiando e supportando quei Comuni italiani che prestano una particolare attenzione a questo target turistico, affinché cresca ed offra quanti più servizi possibili. Il progetto è stato accolto con grande interesse da Regione Liguria che ha visto in esso uno strumento in grado di coniugare una funzione sociale con il rilancio dell’economia e, per questo, lo ha sostenuto seguendone da vicino la prima fase di sperimentazione. La fase di sperimentazione ha portato all'assegnazione di 10 Bandiere Lilla ad altrettanti comuni liguri virtuosi per quanto riguarda l'accoglienza del turismo disabile.
Tra questi c'era il comune di Pietra Ligure.
Spulciando su internet ho trovato un condominio direttamente sul mare con una terrazza che correva tutto intorno all'appartamento. In questa terrazza si vedeva il mare a 360°, si poteva fare colazione, si poteva stare dal mattino fino a sera tardi. Sembrava che il mare ti avvolgesse. Mi sono detta: è il posto che fa per me anche se non riesco a fare il bagno e andare sulla spiaggia...è stupendo. Grazie all'aiuto economico di mio padre e di mia sorella ho prenotato l'appartamento.
Avevo paura che le foto che avevo visto su internet non rappresentassero la realtà... invece era davvero straordinario... bello oltre ogni aspettativa...
Pietra Ligure è al top tra i comuni savonesi e italiani sul fronte dell’abbattimento delle barriere architettoniche e l’accoglienza e i servizi riservati ai turisti diversamente abili.
La possibilità di vivere con serenità una giornata in spiaggia, ma anche la garanzia di accedere al mare in piena sicurezza: due situazioni apparentemente banali, ma che non lo sono affatto per persone con disabilità. E così, spesso, c'è chi rinuncia a priori a vivere un'esperienza balneare. Ma queste rinunce, a Pietra Ligure, possono essere evitate grazie all'impegno e al servizio totalmente gratuito offerto dallo staff della spiaggia.
Su tutta la spiaggia è posizionata una passerella in legno percorribile fino in riva al mare. Il bagnino è a disposizione per assistere i disabili durante il bagno. Una sensibilità particolare, all'insegna del "mare per tutti".
La Regione ha deciso di donare una carrozzina da mare denominata J.O.B. (acronimo di Joy On Beach, gioia sulla spiaggia o in pieno stile partenopeo, è un modo ironico per dire “jamm' o'bagn”, “andiamo al mare”. ) a ciascuno dei Comuni che si sono fregiati della Bandiera Lilla affinchè possano dotare le loro spiagge pubbliche di un dispositivo che consente l’accesso in mare ai disabili, con ridotte abilità motorie. Infatti, la sedia job permette al l'interessato di entrare in acqua comodamente seduto senza la necessità di essere preso in braccio da genitori o amici, con il supporto dei bagnini. Leggera, affidabile e robusta, questa sedia supera tutti i limiti delle carrozzine tradizionali permettendo di attraversare agevolmente percorsi “difficili”, come, ad esempio la sabbia.
Finalmente, con una gioia indescrivibile ho potuto rifare il bagno con mio marito, dopo tantissimi anni.
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