Le parole del "nostro" futuro
Famiglia
Inutile negarlo, prima della quarantena la famiglia e i suoi valori li davamo quasi tutti per scontati. Anzi, a volte erano considerati addirittura un disturbo: si evitano chiamate, si inventano scuse per saltare pranzi e cene, e così via. Quando è cominciata la quarantena invece, e siamo stati tutti costretti a restare in casa, lontano da loro, abbiamo cominciato a sentirne la mancanza, a immaginare quando avremo finalmente potuto fare pranzi e cene insieme, a parlare di nuovo faccia a faccia. Il COVID ci ha portato via molto, come singoli e come Nazione (in vite umane e per la crisi economica). Ma ci ha fatto riavvicinare alle persone più importanti della nostra vita, e forse adesso impareremo a farne tesoro. C.A.terva
Fissiparo
In questo momento ho in mente un aggettivo piuttosto strano ma ‘gravido’ di conseguenze: “fissiparo”, collegato da James Lovelock in Novacene allo smisurato amore dei bipedi umani per le certezze. Mii pare molto intrigante: quanto siamo fissipari? Non si tratta della classica zucconaggine, ci sono migliaia di altre sfumature nell’essere fissipari. Insomma, è la parola che mi frulla nella testa ora. Il Grande Dizionario del Battaglia offre questo significato: fissiparo, che si riproduce asessualmente per scissione dal latino fissus (participio passato di findere [dividere, spezzare] e dal tema parere [generare]. Achille
Fiume di emozioni
Durante il periodo Covid per me è stato un accavallarsi di emozioni che mi hanno donato un ricordo intenso di una rivitalità, il piacere di aver conosciuto "belle persone" e di avere valutato aspetti, non colti prima, di persone che già conoscevo. Giulia S.
Fotografie
Prima del lockdown guardare gli album di fotografie significava ricordare gite, vacanze, momenti felici. Durante il confinamento però questo gesto ha assunto un nuovo significato: ha rappresentato un sogno, una via di fuga da casa, una speranza. Margherita
Fragilità
Credo che la comparsa di questa pandemia ci abbia fatto scoprire che tutti siamo diventati improvvisamente fragili e vulnerabili di fronte a certi eventi. In un mondo in cui ci sentiamo capaci di controllare ogni cosa, sempre di corsa, pieni di mille impegni e super programmati, improvvisamente, siamo catapultati in un'altra dimensione, fatta di paure verso un nemico sconosciuto e di tempi lunghi, trascorsi ad ascoltare notizie ogni giorno più devastanti. Scoprire però la dimensione più fragile di ognuno di noi, ci permette di rivedere la nostra vita con occhi diversi e apprezzare aspetti di essa, che avevamo dimenticato (il valore di un abbraccio, il piacere della compagnia delle persone a noi care,....). Sabina