Le parole del "nostro" futuro
Rallentamento
La parola che ho pensato e che collego al periodo di chiusura è RALLENTAMENTO. Come quelli mal sopportati in autostrada, ma anche come quelli che permettono di assaporare di più le cose che stai facendo. Per me il senso del tempo è molto cambiato in quel periodo. Abituati ad una vita abbastanza frenetica ci siamo trovati a doverci fermare...un rallentamento improvviso e notevole! Questo mi ha costretto, ma anche permesso, di vivere momenti di vuoto, di fermo, di nulla, molto diversi dalle mie abitudini, ma molto importanti. Non c'erano più scuse per tutte quelle cose che... "non le faccio perché non ho tempo", quando in realtà tempo è spesso sinonimo di "voglia". E allora ho dovuto guardare in faccia me stessa in un modo diverso ed è stata una opportunità per capire meglio per cosa ho davvero voglia di spendere il mio tempo e che questo è fatto di pieni e di vuoti, di corse e di rallentamenti, nello stesso modo importanti. Adesso che le attività sono riprese, anche se in modo parziale e diverso da prima, mi piace ripensare a quei momenti. Inizialmente obbligata, ho scoperto che mi piace rallentare, che riesco ad apprezzare molto più i momenti di pausa e che, anzi, posso crearmeli e assaporarli in un modo nuovo. Alla fine, anche in autostrada, un rallentamento mi permette di vedere un panorama diverso! Elena
Relazioni
Sembra che ci fosse bisogno di un lockdown per ritrovare la propria famiglia. Purtroppo, invece, per le relazioni complicate il lockdown è stato negativo. Si è fatto un po' i conti sulle relazioni. Ida
Riadattarsi
Ovvero la capacità del singolo individuo di rispondere al mutare delle condizioni ambientali esterne. G.
Rispetto I
In questo periodo oscuro ed incerto per l'intera umanità, l'unica parola che mi viene in mente è RISPETTO. Rispetto per la nostra salute e quella del prossimo. Rispetto delle regole basilari. Rispetto della vita altrui. Senza il rispetto per il prossimo il Covid, o qualsiasi altro nostro nemico, non sarà mai debellato. Marianna
Rispetto II
Penso ai tempi che abbiamo considerato "morti" nell'attesa: fuori dal supermercato, fuori dai Servizi, dalle farmacia, ecc. E penso al nostro modo di vivere, a quante volte non abbiamo rispettato i tempi dell'altro, anche di una persona fragile. Dove dovevamo andare? Che cosa dovevamo fare di così urgente? Marzia
Responsabilità
Il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai, ricercatore presso il Dipartimento di scienze biomediche dell’Università degli studi di Milano, ha pubblicato sul sito di «Famiglia Cristiana» un suo intervento. Eccone uno stralcio, rivolto ai ragazzi di oggi, sul tema della responsabilità. ……..oggi, voi dovete imparare una competenza che forse non siamo stati molto bravi a trasmettervi, noi adulti. Quella competenza si chiama responsabilità. Ed è ciò che differenzia un adulto da un bambino. Nell’etimologia di «responsabilità» c’è il concetto di «saper dare risposte». L’adulto è quello che sa le risposte e le fornisce al bambino che gli fa domande. Tutti noi di fronte a questo virus, siamo pieni di domande: «Perché? Quanto dura? Come si fa a sconfiggerlo? Come posso essere certo di non averlo preso?». Siamo tutti bambini di fronte al COVID 19, fondamentalmente irresponsabili, perché queste risposte non le abbiamo. Le stiamo trovando. Le stanno trovando gli scienziati e i ricercatori che lavorano giorno e notte senza tregua. Ma c’è una risposta che ci compete: possiamo limitare la diffusione del contagio. Diventando responsabili. E limitando la nostra zona di libertà personale. Significa che per un po’ vige il «coprifuoco». Che tutti dovremo fare grandi sacrifici. E anche l’etimologia della parola sacrifico è importante: perché vuole dire «rendere sacro». Non c’è nulla di più sacro della vita e del suo valore. E oggi la vita va difesa. Più di tutto. Più di sempre. Responsabilità e sacrificio: da oggi, per un po’, queste saranno le parole chiave che vi daranno accesso, tra qualche mese, di nuovo al vostro futuro. Che amerete di più. Molti di più di quanto succeda ora. Perché vi apparirà più sacro. E voi, in quella sacralità, sarete diventati più responsabili. Anche questo è crescere. Anche questo è prepararsi all’adultità che vi aspetta. Lumaca Ross