Le parole del "nostro" futuro
Numeri
L’importanza dei numeri al tempo del Coronavirus. È facile capire cosa rimarrà alla fine della nostra storia globale. Basta aprire un libro di scuola, per accorgersi di come non si parli di stati d’animo, sensazioni, ma di date, alle quali vengono associate delle azioni compiute nel lasso di tempo identificabile tra quelle cifre. Questo è ciò che rimane, i numeri. Questa considerazione sicuramente non suscita molta felicità, soprattutto se pensiamo che invece passiamo la maggior parte dei nostri momenti, soprattutto i più felici, senza concretizzarli, senza “convertirli in numeri”. Quando poi però la nostra esistenza fisica termina, lascia spazio a delle date, di un inizio e di una fine degli eventi, senza dare nessuno spazio alle sensazioni e ai sentimenti che si sono provati in quei momenti. Non possiamo incolpare nessuno, le emozioni sono destinate ad affievolirsi per poi svanire del tutto Questo per dire di come anche dopo questa spiacevolissima esperienza, tutte le sensazioni che stiamo provando ora, verranno dimenticate, perché nessuno può davvero concretizzarle. Lasceranno spazio ai numeri, numeri che racconteranno il lasso di tempo nel quale ha preso piede l’epidemia, la quantità di persone contagiate, i guariti, i morti. Numeri che racconteranno di una vicenda, evidenziandone i nitidi contorni, senza però mostrare cosa questa ha realmente provocato agli animi delle persone. Di @gloriatomas da Quotidiano in classe Il Sole 24 ore 13 aprile 2020